Lunedì 26 giugno verrà aperto il testamento di Silvio Berlusconi: tra quote di Fininvest, immobili e opere d’arte, vediamo cosa comprende.
La morte di Silvio Berlusconi, avvenuta il 12 giugno 2023, ha generato più di una domanda sul futuro del suo patrimonio. Patrimonio che è stimato valere dai 4 ai 6 miliardi di euro e che è costituito da numerose attività e beni, a partire da tutte le società gestite da Fininvest per arrivare a immobili e mezzi di trasporto. Vediamo insieme cosa dovrebbe essere compreso nelle ultime volontà del Cavaliere e come dovrebbe essere spartito.
Cosa comprende il patrimonio di Silvio Berlusconi: la holding Fininvest
Innanzitutto, partiamo col dire che il fondatore di Forza Italia non era sposato legalmente al momento della sua dipartita: questo significa che, mentre i due terzi spettano di diritto ai suoi figli, Silvio Berlusconi poteva disporre liberamente di circa un terzo del suo patrimonio. E sarà proprio questa parte a fare da ago della bilancia nel futuro di tutte le sue attività.
La parte più consistente del patrimonio dell’ex premier è sicuramente rappresentata dal suo 61,2% di quote della holding Fininvest, base di tutte le sue attività, da Mediaset-MediaforEurope e Mondadori (di cui controlla circa il 50%) fino a Banca Mediolanum e il club sportivo del Monza.
Di questa, i 5 figli di Berlusconi possiedono già parte di quote: bisogna ora capire se la parte dell’ex premier sarà divisa, come si pensa, in parti uguali tra gli eredi, portandoli quindi a controllare circa il 15% della holding ciascuno o se rientrerà un soggetto terzo nella successione.
I beni lasciati in eredità da Silvio Berlusconi
Una parte importante del lascito del Cavaliere consiste poi nei suoi immobili, che, come riportato da SkyTg24, avrebbero un valore complessivo di 700 milioni di euro. Tra questi, sono compresi la celebre Villa San Martino ad Arcore, Villa Gernetto in Brianza, Villa Certosa a Porto Rotondo, diverse proprietà tra i Caraibi e le Bermuda, e anche l’appartamento a Milano appartenuto alla madre di Berlusconi, Rosa.
E poi ancora, tre jet privati e un elicottero, diverse barche, come la Principessa VaiVia, e persino diverse migliaia di opere d’arte, con firme del calibro di Tintoretto, Tiziano, Canaletto e Rubens, secondo quanto riportato da La Stampa.
Cosa succederà a Marta Fascina?
Se, per legge, alle due ex mogli di Silvio Berlusconi non spetta nulla di diritto, resta infine da capire se l’ex premier abbia compreso nelle sue ultime volontà un lascito alla sua ultima compagna, Marta Fascina, che tra l’altro pare potrebbe assumere un ruolo di rilievo all’interno del partito di Forza Italia.